giovedì 31 marzo 2011

Nudibranchi

I nudibranchi (Nudibranchia) sono un sottordine di molluschi dell'ordine Opisthobranchia, che comprende più di 7000 specie descritte.
La parola nudibranchia viene dal latino nudus (nudo) e della parola greca brankhia (branchia), e significa con le branchie nude.

Distribuzione e habitat:

Si possono incontrare in tutto il mondo a tutte le profondità, anche se la maggior parte delle specie vive in acque calde e poco profonde, sebbene siano state trovate specie anche nei mari dell'Antartide.

Descrizione:

I nudibranchi sono dotati di corpo morbido e flessibile. La forma adulta non ha conchiglia, che viene persa durante il primissimo periodo vitale, alla fine della vita planctonica, né dispongono quindi di opercoli.
Le forme e i colori possono variare enormemente, le dimensioni variano da 1 a 60 centimetri. Tra i nudibranchi si possono trovare le creature più colorate sulla Terra.
Sono animali tipicamente bentonici (anche se alcuni, come la ballerina spagnola, possono nuotare tramite i movimenti del corpo ed altri, come il Glaucus atlanticus, conducono vita pelagica galleggiando grazie ad una bolla d'aria cui si sorregge tramite i cerati modificati), hanno tutti dei chemiorecettori sulla nuca, detti rinofori, usati come organi sensoriali. Talvolta presentano cerati sul corpo, piccole protuberanze del sistema digerente utilizzate anche per la respirazione.
L'adattamento evolutivo dei nudibranchi ha portato ad un'enorme varietà di forme e colori, sia a scopo mimetico che difensivo.

Biologia:

Riproduzione:
Sono animali ermafroditi, ma non possono autofecondarsi.
La riproduzione avviene per via sessuata interna, tramite copula. Tipicamente depongono le uova in spirali gelatinose o in velature nastriformi, spesso in prossimità o sopra le loro prede alimentari. Lo sviluppo dell'individuo avviene nell'uovo, che lo abbandona in forma larvale, chiamata veliger e dotata di ciglia, che pratica una breve vita planctonica per poi perdere la conchiglia ed iniziare la vita bentonica.
Alimentazione:
Sono animali carnivori; alcuni si nutrono di spugne, di idrozoi, di briozoi, altri sono cannibali, nutrendosi di altri opistobranchi o di nudibranchi anche della stessa specie. Altri ancora si nutrono di tunicati, crostacei o anche di pesci morti.
Meccanismi di difesa:
Per via della perdita della conchiglia esterna hanno dovuto sviluppare, tramite l'evoluzione, altri sistemi di protezione: in particolare il camuffamento attraverso colori che li rendano invisibili, come ad esempio il Phyllodesmium longicirra o il Melibe mirifica, o tramite colorazioni che li identifichino come non commestibili o velenosi (aposematismo), come la Hypselodoris infucata.
Altri ancora, in particolare i nudibranchi del sottordine degli Aeolidacea, utilizzano le cellule urticanti delle loro prede per la difesa, dopo averle immagazzinate nei cerata dell'apparato digerente. Un altro sistema di difesa, non molto diffuso ma rivoluzionario, è la produzione cutanea di sostanze tossiche per i possibili predatori. Alcune specie dei Dorididae, ad esempio, producono acido solforico, utilizzato anche dall'Hexabranchus sanguineus per la difesa delle ovature.
Classificazione tassonomica
Ponder e Lindbergh li considerano come un sottordine, appartenente all'ordine degli Opistobranchia, e suddiviso in due infraordini e 8 superfamiglie:

Infraordine Anthobranchia Férussac, 1819
  • Superfamiglia Doridoidea Rafinesque, 1815
  • Superfamiglia Doridoxoidea Bergh, 1900
  • Superfamiglia Onchidoridoidea Alder & Hancock, 1845
  • Superfamiglia Polyceroidea Alder & Hancock, 1845
  • Infraordine Cladobranchia Willan & Morton, 1984
    • Superfamiglia Aeolidioidea J.E. Gray, 1827
    • Superfamiglia Arminoidea Rafinesque, 1814
    • Superfamiglia Dendronotoidea Allman, 1845
    • Superfamiglia Metarminoidea Odhner in Franc, 1968
    • È questa la classificazione cui si attiene la versione italiana di wikipedia.
      Nuovi studi morfologici e nuove analisi delle sequenze del DNA stanno portando comunque ad un riassegnamento delle varie famiglie e dei generi nella tassonomia globale; inoltre la continua scoperta di nuove specie sta sempre più aumentando il numero di nudibranchi descritti e la loro collocazione.
      Aquariofilia:
      I Nudibranchi sono molto amati dagli acquariofili ma in vasca (se non cibati correttamente) muoiono entro poco tempo. Alcune specie tendono ad adattarsi molto bene in quanto sono polifaghe, altre ancora compaiono con il loro cibo sulle rocce vive. Le monofaghe sono quasi impossibili da allevare.

      Galleria Fotografica:

      Gasflame rhinophores

      Acanthodoris pilosa

      Diaphorodoris papillata

      Marionia blainvillea

      Tritonia manicata

      Tritonia striata

      Limacia cockerelli

      Limacia clavigera

      Nembrotha chamberlaini

      Nembrotha cristata

      Nembrotha kubaryana

      Nembrotha lineolata

      Nembrotha milleri

      Nembrotha rutilans

      Berghia coerulescens

      Phidiana hiltoni

      Ceratosoma amoenum

      Ceratosoma flavicostatum

      Ceratosoma miamiranum

      Ceratosoma tenue

      Ceratosoma trilobatum

      Chromodoris nudibranch

      Chromodoris kuniei

      Chromodoris lochi

      Chromodoris magnifica

      Chromodoris quadricolor

      Chromodoris krohni

      Glossodoris atromarginata

      Glossodoris rufomarginata

      Hypselodoris bullocki


      Video:

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