giovedì 31 marzo 2011

Eucarioti, batteri, archea e...

In una serie di campioni di organismi marini provenienti dalle campagne di prelievo della Global Ocean Sampling Expedition, sono stati individuati organismi che potrebbero non appartenere ad alcuno di questi domini
Fino agli anni novanta si era soliti suddividere il mondo della vita in due soli grandi rami, uno dei quali era costituito dagli eucarioti, mentre il secondo, quello dei procarioti, comprendeva gli altri organismi,. Successivamente questa seconda branca venne suddivisa in batteri e archea.


Come viene illustrato in un articolo pubblicato su PLOS One, utilizzando tecniche di sequenziamento e di meta-genomica, un gruppo di ricercatori diretto da Jonathan Eisen dell'Università della California a Davis ha identificato, in una serie di campioni di organismi marini provenienti dalle campagne di prelievo della Global Ocean Sampling Expedition, una serie di sequenze che appartengono a due superfamiglie di geni note come recA e rpoB. Queste sequenze, la prima coinvolta nel riarrangiamento del genoma, la seconda nella sua trascrizione i RNA, sono pressoché onnipresenti e vengono utilizzate per definire i rapporti filogenetici sulla base delle specificità che manifestano.

Eisen e collaboratori hanno però trovato che la loro struttura è del tutto peculiare e questo potrebbe essere spiegato o dal fatto che ci si trova di fronte a un nuovo tipo, del tutto inusuale di virus, o addirittura a un nuovo ramo da affiancare a eucarioti, batteri e archea.

Diversi ricercatori ritengono che già i mimivirus potrebbero rappresentare un quarto dominio. I mimivirus sono i virus più grandi attualmente conosciuti, che peraltro mostrano di possedere alcuni geni che si trovano solamente in organismi cellulari. Se così fosse, le nuove sequenze identificate dal gruppo di ricerca di Eisen potrebbero addirittura rappresentare un quinto ramo fondamentale della vita.

Non si può peraltro escludere che le sequenze potrebbero peraltro provenire da una contaminazione con organismi cellulari che vivono nell'ambiente di queste strane creature. E questo sarà l'oggetto del proseguimento della ricerca.


da lescienze.it

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